Dopo 24 anni di assenza, “I Vespri siciliani” di Verdi tornano al Teatro alla Scala, dal 28 gennaio al 21 febbraio, in un nuovo allestimento firmato da Hugo de Ana. Sul podio Fabio Luisi alla guida di un cast capitanato da Marina Rebeka, Piero Pretti e Luca Micheletti.
REVIEWS
IL MESTIERE DEL CRITICO.
RIFLESSIONI, ASCOLTI E LETTURE DI OPERE, CONCERTI, BALLETTI, LIBRI E DISCHI.
Che lodevole impresa ridare vita alla Napoli milionaria di Eduardo e Rota
Risentita al Teatro Donizetti di Bergamo, a più di quarant’anni dopo la sua creazione, “Napoli milionaria” di Nino Rota ed Eduardo De Filippo scorre senza che si avverta il passare del tempo nei tre atti, toccando punti di notevole felicità musical-narrativa.
Per New York Fedora al Met è nel segno di Sargent
David McVicar riporta “Fedora” di Giordano al Metropolitan di New York dopo venticinque anni con prove eccellenti da parte dei protagonisti, Sonya Yoncheva e Piotr Beczała. Sul podio, Marco Armiliato.
L’orecchio di Proteo
Carlo Alessandro Landini,
LIM, pagg. 848, € 60
Compositore di solido mestiere e notevole ingegno, Carlo Alessandro Landini è anche un prolifico saggista. Attività, quest’ultima, in cui si specchiano tanti caratteri del suo mondo d’artista… Dopo “Misura e Dismisura”, il musicista milanese (classe 1954) pubblica un saggio monumentale di neuroestetica musicale.
L’universo musicale di Bach
Christoph Wolff / Il Saggiatore
pagg. 525, € 65
Christoph Wolff è notoriamente uno dei più accreditati studiosi della vita e dell’opera di Johann Sebastian Bach. Con la traduzione di Patrizia Rebulla ed Elli Stern, e la prefazione di Raffaele Mellace, l’editore il Saggiatore ha pubblicato un suo nuovo studio dedicato al compositore di Eisenach: L’universo musicale di Bach.
Giuseppe Agus – Sonate a violino solo e basso
Quartetto Vanvitelli / Arcana
Il Quartetto Vanvitelli propone per Arcana le sei “Sonate a violino solo e basso” op. 1 di Giuseppe Agus. La curatissima performance porge con chiarezza e nitidezza il linguaggio musicale di questo compositore, oggi poco noto, in cui spicca oltremodo la parte del violino.
Beethoven The Late Sonatas op. 101 & 106
Maurizio Pollini (pianoforte) / Deutsche Grammophon
Insieme al disco uscito nel 2020 dedicato all’op. 109, 110 e 111, questa registrazione completa idealmente la riproposizione delle ultime Sonate di Beethoven per Deutsche Grammophon da parte di Maurizio Pollini, all’indomani del suo ottantesimo compleanno.
Quartetto Vanvitelli / Arcana
Il Quartetto Vanvitelli propone per Arcana le sei “Sonate a violino solo e basso” op. 1 di Giuseppe Agus. La curatissima performance porge con chiarezza e nitidezza il linguaggio musicale di questo compositore, oggi poco noto, in cui spicca oltremodo la parte del violino.
Maurizio Pollini (pianoforte) / Deutsche Grammophon
Insieme al disco uscito nel 2020 dedicato all’op. 109, 110 e 111, questa registrazione completa idealmente la riproposizione delle ultime Sonate di Beethoven per Deutsche Grammophon da parte di Maurizio Pollini, all’indomani del suo ottantesimo compleanno.
Frédérick Haas / Hitasura Productions
Haas, sul suo prestigioso clavicembalo Hemsch (1751), ritorna a un gruppo di Sonate di Domenico Scarlatti molto amate. Nella sua interpretazione pare di scoprire un lato nuovo e questo ne rivela in modo inequivocabile la qualità espressiva e comunicativa.
Devos, Dubois, Gens, Dupuis, Car, Santon Jeffery, Niquet, Orchestre de chambre de Paris / Bru Zane
Un programma vario in cui l’eleganza delle musiche trova riscontro in quella delle interpretazioni, ben risolte e condotte con bravura nel canto e attentamente curate nella resa della parte strumentale.
Jodie Devos, Brussels Philharmonic, Pierre Bleuse / Alpha Classics – Bru Zane
Jodie Devos rispolvera i gloriosi fasti di Marie Cabel che, come lei belga, trionfò sui palcoscenici parigini del Secondo Impero, proponendo una selezione di veri e propri bijoux perdus che ne mettono in mostra tutte le qualità.
Devos, Gens, Van Mechelen, Christoyannis, Vidal, Witczak, Chœur de Chambre de Namur, Les Ambassadeurs, La Grande Écurie, Kossenko / Alpha Classics
Primo merito di questa registrazione diretta da Alexis Kossenko è quello di offrirci l’occasione di apprezzare la prima versione di questa tragédie-lyrique. Il sipario si apre su un regno senza un re, conteso dal bene (Zoroastre) e dal male (Abramane) senza esclusione di colpi.
Constans, Montvidas, Dolié, Sargsyan, Orfeo Orchestra, Purcell Choir, Vashegyi / Bru Zane
Dopo il trionfo del meyerbeeriano “Robert”, l’ultima uscita discografica del Palazzetto Bru Zane è dedicata a Luigi Cherubini e ai suoi “Abencérages” restituiti in versione pressoché integrale.
Kurtág Kafka-Fragmente
Anna Prohaska, Isabelle Faust / Harmonia Mundi
Splendida interpretazione del soprano Anna Prohaska e della violinista Isabelle Faust per un ciclo vocale tra i più straordinari del secondo ’900, i “Kafka-Fragmente” op. 24 (1985-1987) di György Kurtág. Una vera sfida per le interpreti per una registrazione di riferimento.
Kohlhepp, Lyons, Bauer, Collegium Vocale Gent, Orchestre des Champs-Élysées, Herreweghe / Phi
Christus am Ölberge, oratorio di Beethoven la cui prima versione risale al 1803, è composizione di notevole valore drammatico: una cifra sottolineata con forza da questa registrazione.
Imbert, Blanchard, Queyras, Troupé / Harmonia Mundi
Il lavoro di elaborazione presentato in Invisible Stream sembra invece raggiungere un equilibrio che – prendendo in prestito le unità di misura riportate da Rob Cowan qualche anno fa – si pone fra il «lounge listening» di Jacques Loussier e il «colonnismo sonoro da cinema indipendente» di Uri Caine.
Giulia Nuti (virginale) / Arcana
Il repertorio di questo disco affonda le sue radici nel glorioso repertorio inglese destinato al virginale: quasi a riflettere le plurime anime che vivono nell’arte e nella persona di Giulia Nuti (nata a Cambridge). Musicista che ha spartito i suoi studi e fin qui la sua vita tra Italia e Inghilterra.
Accademia Ottoboni, Marco Ceccato / Alpha Classics
Con questo nuovo almbum monografico, Marco Ceccato e l’Accademia Ottoboni offrono i frutti preziosi di un lungo lavoro di ricerca filologica e interpretativa, nel segno della divulgazione e della rivalorizzazione di due compositori che hanno fatto la storia del violoncello in Italia e in Europa.
Barenboim, Staatskapelle Berlin / Deutsche Grammophon
La pubblicazione dell’integrale delle Sinfonie di Schumann, registrata a Berlino da Daniel Barenboim con la Staatskapelle nell’autunno del 2021, assume un significato particolare a seguito dell’annuncio del ritiro del maestro in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Oropesa, Dresdner Philharmonie, Sächsischer Staatsopernchor Dresden, Rovaris / Pentatone
Per chi è appassionato del belcanto italiano e francese, l’ultimo disco da solista di Lisette Oropesa è imperdibile, perché nasce sotto il segno della medesima genuina passione.
Ensemble Sonar d’Affetto, Valeria La Grotta / Elegia
Con il quarto volume della collana “Glories of the Italian Cantata” vengono proposti per la prima volta sette lavori del compositore di scuola napoletana Leonardo Vinci, interpretati dal giovane soprano tarantino Valeria La Grotta.
Freiburger Barockorchester, René Jacobs / Harmonia Mundi
Jacobs ha cercato di trasformare il Singspiel di Carl Maria von Weber in una specie di Hörspiel (Radiodramma) dando più spazio al personaggio di Samiel, per rendere più incisivo lo svolgimento della vicenda, avvicinandosi alla tradizione letteraria dell’orrore e strizzando anche l’occhio ai film horror dei nostri giorni.
La nuova integrale delle Sinfonie beethoveniane dirette da Yannick Nézet-Séguin si propone di svelare un percorso inedito nella genesi e nel processo creativo del compositore di Bonn, attraverso l’adozione della New Beethoven Complete Edition pubblicata dalla Henle Verlag: un cofanetto che vale l’ascolto.
Alexandre Tharaud, Antonio Pappano, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Erato
Cinema rappresenta senz’altro un progetto riuscito, pronto anche a sottolineare l’importanza di quella musica per film rimasta intonsa dalle acque del mainstream contemporaneo: nell’incontrarla durante questo lungo viaggio, al piacere dell’agnizione si sostituirà il sapore della scoperta.
Giovanni Antonini, Kammerorchester Basel / Alpha-Classics
“Les jeux et les plaisirs” è il titolo del dodicesimo volume dell’integrale delle sinfonie di Haydn realizzata da Giovanni Antonini con la Kammerorchester Basel. Il programma comprende qui tre partiture dello stesso periodo, il 1775-1776: le Sinfonie n. 61, n. 66 e n. 69… L’interpretazione manifesta un lavoro, come al solito finissimo…
AA.VV. Bernardini, Zefiro, Arcana
Un programma variato e composito, che include Veracini, Pisendel, Lotti, Heinichen, Zelenka e Vivaldi, realizzato con la giusta sprezzatura, brillante spolvero virtuosistico ma anche delicata e suadente cantabilità laddove occorre. Cecilia Bernardini e Rossella Croce ai violini, Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi agli oboi sono i solisti. A firmare concertazione e direzione è lo stesso Bernardini.
Bezuidenhout, Freiburger Barockorchester, Heras-Casado / Harmonia Mundi
Ecco il terzo capitolo della full immersion beethoveniana intrapreso nel 2017. L’ascolto sembra trasmetterci i tratti di un’esperienza magica e assieme di profondo arricchimento spirituale che diventa di riflesso anche nostra.
Enrico Viccardi / Brilliant Classics
Nell’offrire la registrazione integrale della produzione per tastiere di Storace, Viccardi illumina lo «stile scientifico» della Selva di Varie Compositioni d’Intavolatura per Cimbalo et Organo (1664), l’unica raccolta giunta fino a noi del compositore siciliano.
Zefira Valova, Il Pomo d’Oro / Aparté
Tra galanterie e classicismo, le musiche richiedono un approccio interpretativo di fine sensibilità che Zefira Valova sa declinare con intelligenza e bravura in letture non solo persuasive ma anche affascinanti.
Minkowski, Osborn, Edris, Morley, Darmanin, Courjal / Bru Zane
Finalmente il prodigioso capolavoro di Meyerbeer conosce la sua prima incisione in studio, e non delude affatto. Merito del Palazzetto Bru Zane, paladino e benefattore della musica francese del lungo Ottocento.
collectif9 / Alpha-Classics
L’ensemble canadese collectif9 ha da pochi mesi presentato il suo nuovo progetto discografico. Un fluttuante viaggio, magico e misterioso, fra onde e ombre, seguendo le suggestioni della musica di Debussy e non solo.
Roth, Les Siècles / Harmonia Mundi
L’accuratezza estrema che Roth dedica all’interpretazione della partitura alla ricerca di una massima naturalezza e morbidezza espressiva nonché finezza nella realizzazione dei dettagli timbrici e del gioco sottile delle dinamiche si riflette in quella dei ruoli vocali.
Niquet, Dolié, Valiquette, Dubois / Bru Zane
Benché “Phryné” sia una commedia, il mondo greco non viene sminuito: Saint-Saëns, rifuggendo la parodia di operette come la Belle Hélene di Offenbach, ne preserva la dignità con sontuose melodie e una raffinatissima orchestrazione, il tutto condito con ritmo frizzante, mai volgare. Dolci vizi all’aeropago!
Collegium Vocale Gent, P.Herreweghe / Phi
L’agilità nell’eseguire i passaggi tecnici, il controllo delle dinamiche e la maestria nel gestire gli effetti di chiaroscuro fanno di questa produzione una perla nel panorama monteverdiano che merita un ascolto attento, partecipato.
Johannsen, Chappuis, Rasker, Kohlhepp, Immler, Rias Kammerchor, Akademie für Alte Musik Berlin, Jacobs / Harmonia Mundi
Questa seconda registrazione della “Messa in si minore” di Bach realizzata da René Jacobs con il Rias Kammerchor è un’estensione delle idee espresse dal musicologo Wilhelm Ehmann nel saggio “Concertisten” und “Ripienisten” in der h-Moll-Messe Joh. Seb. Bachs (1960).
Boston Symphony Orchestra / Gewandhausorchester Leipzig, Andris Nelsons / Deutsche Grammophon
Nelsons è un direttore tutt’altro che banale nelle scelte interpretative e l’ascolto rivela numerosi aspetti interessanti, sia nella conduzione dello svolgimento sinfonico sia nella messa in evidenza di particolari della struttura e della scrittura.
Cyrille Dubois – Tristan Raës / Aparté
Con Tristan Raës al pianoforte, capace di restituire la pregnanza gestuale e la raffinatezza armonica di una scrittura strumentale essenziale all’insieme, Dubois propone una lettura molto sensibile e attenta alle sfumature, ai dettagli e a una pronuncia musicale morbidamente flessibile modellata sull’intonazione preziosa di Fauré.
attensam quartett, Falk / Kairos
Friedrich Cerha è uno dei “grandi vecchi” della musica contemporanea. Tutti lo conoscono per avere completato il terzo atto di Lulu, molti come fondatore e direttore dell’ensemble Die Reihe. Ma Cerha è un compositore sempreverde, che ha vissuto da protagonista la stagione dell’avanguardia, ma che è stato capace di rinnovarsi continuamente…
Lux Laetitiae, La Reverdie / Arcana
In questo cd si ascolta una corona di dodici Mottetti mariani tratti dal Manoscritto detto ModB. Il risultato è davvero splendente e luminoso: sinuosa e controllata espressione di un contrappunto impeccabile, di una bellezza e di un’armonia senz’altro sontuosa ma talvolta capace di smaterializzarsi nel diafano spirituale.
Hannigan, Ludwig Orchestra / Alpha Classics
Il primo valore di quest’incisione è riconoscibile nello straordinario contributo vocale di Barbara Hannigan, capace anche in quest’occasione di dare vita a una lettura d’inconfondibile autenticità e sensibilità. Altro apporto fondamentale è stato poi quello del compositore statunitense Bill Elliott, che ha curato con inesauribile inventiva la metà degli arrangiamenti di questa variegata tracklist.
Roth, Tiberghien, Degout, Les Siècles / Harmonia Mundi
Alle numerose incisioni già esistenti dei concerti per pianoforte di Ravel, se ne aggiunge una molto particolare, su strumenti d’epoca, di assoluto interesse. L’orchestra Les Siècles, diretta dal suo fondatore François-Xavier Roth, esalta la precisione della scrittura orchestrale di Ravel.
Nu Genea / NG Records
Sulle acque del Mediterraneo i generi, gli stili e le sonorità intrecciano le proprie rotte in un ricamo inedito e antico. Il funk compie un periplo di questa falda a cielo aperto, incontrando l’esuberanza e la dance scatenata, il dialetto tunisino e il francese melodioso. Servendosi, nel suo navigare, di strumenti originali e di strumentisti capaci.
Piau, Lo Monaco, Rocha, Senn; Coro Ghislieri, Prandi; Corti, Gaudio, Perer / Arcana
La Petite Messe Solennelle è un perfetto equilibrio fra una dimensione sacra arcaizzante – quella del contrappunto severo bachiano e dei cori che sanno di Palestrina – ed una più moderna, teatrale e in linea con la grandeur ottocentesca.
Williams, Mutter, Boston Symphony Orchestra / Deutsche Grammophon
Dedicare un’opera ad Anne-Sophie Mutter implica una sorta di responsabilità compositiva… John Williams scrive il Secondo Concerto per Violino lasciando che questo sia ispirato e direttamente generato dalle peculiarità espressive della Mutter.
Arte Musica, Pisani, Cera / Arcana
Quello che con grande sensibilità, perizia, e destrezza tecnica ci propongono il tenore Riccardo Pisani e l’impeccabile Ensemble Arte Musica diretto da Francesco Cera è un viaggio negli affetti di Rasi o, quanto meno, in quelli che il compositore ha voluto esprimere con la sua musica.
Philharmonia Zurich, Basler Madrigalisten, Heinz Holliger / ecm
Messa in scena all’Opera di Zurigo nel 2018, con l’elegante regia di Andreas Homoki, Lunea di Heinz Holliger racconta la vita tormentata del poeta Nikolaus Lenau, le sue vicende amorose, le sue crisi spirituali, la sua fine in manicomio.
Ensemble Correspondances, Sébastien Daucé / Harmonia Mundi
L’interpretazione è lavorata finemente, in un’opera di cesello che pone in luce come la mediazione creativa della retorica rappresenti la chiave per la formulazione e l’espressione musicale di significati religiosi e, più generalmente, umani, di cui i grands motets sono intrisi.
Ian Bostridge, Cappella Neapolitana, Antonio Florio / Warner Classics
Pur contando sulla perizia degli interpreti e pur avvalendosi del prestigio ammaliante di una star internazionale come Ian Bostridge, questo progetto discografico se non è – come tanti più ambiziosi in giro – un’occasione perduta di comunicare (o di tacere) poco ci manca.
Antoine Tamestit, Akademie für Alte Musik Berlin / Harmonia Mundi
A rendere memorabile la registrazione contribuisce la finezza dell’approccio interpretativo sostanziata da un’accuratezza preziosa di intenzioni e attenzioni e da una lievità di tono che è ricerca di respiro arioso, freschezza comunicativa, gioia ed esuberanza del gesto esecutivo.
Francesco Corti (clavicembalo) / Arcana
Sono almeno due i motivi per non perdersi questa nuova incisione: uno è la presenza di una scelta di trascrizioni cembalistiche settecentesche di alcune ouvertures handeliane raramente eseguite, l’altro è l’interpretazione straordinaria di Francesco Corti.
Orchestre National Bordeaux Aquitaine | Minkowski, Sempey / Alpha Classics
Il baritono francese Florian Sempey presenta il suo primo album da solista, tutto dedicato al Rossini buffo. Sotto la benedizione dell’ex ministro della Cultura francese, Sempey diffonde Lutetiae et orbi il verbo del Cigno di Pesaro e il fedele cultore lo accoglie con compiaciuta e religiosa devozione.
Oslo Philharmonic, Klaus Mäkelä / Decca
Direttore principale della Filarmonica di Oslo dal 2020, Klaus Mäkelä si presenta dal punto di vista discografico con questa ambiziosa integrale delle Sinfonie di Sibelius completata da “Tapiola” e dai “Tre frammenti tardi” (nella ricostruzione di Timo Virtanen).
Reinventare un monumento come il Clavicembalo ben temperato, porlo in dialogo con le sue corrispondenze storiche, osservarne il riflesso nella sua eredità indiretta: è ciò che il pianista Julien Libeer pone in essere nella sua ultima impresa discografica, alternando ciascun dittico Preludio-Fuga con una composizione di autore successivo, da Mozart a Ligeti.
Filarmonica della Scala, Riccardo Chailly / Decca
Per afflato e natura, il programma presentato nell’ultimo disco della Filarmonica della Scala potrebbe intendersi proprio come un florilegio di “cartoline sonore”, di quelle a tinte vivaci da conservare fra i ricordi più spensierati; ma cartoline ancora in viaggio, con qualcosa ancora di nuovo da dirci a distanza di secoli.
Ruth Slenczynska / Decca
La singolare testimonianza discografica di Ruth Slenczynska. Allieva di Artur Schnabel, Josef Hofmann, Egon Petri e Sergej Rachmaninov, la pianista polacca classe 1925 propone un autoritratto musicale attraverso brani di Bach, Barber, Chopin, Debussy, Grieg che hanno segnato la sua vita personale e professionale.
Monteverdi Choir, English Baroque Soloists, John Eliot Gardiner / Deutsche Grammophon
Si tratta della terza registrazione che John Eliot Gardiner (79 anni) ha dedicato alla Passione secondo Giovanni di Bach. L’ha realizzata il 2 aprile 2021 (in periodo covid quindi) nello Sheldonian Theatre di Oxford. Sotto la sua direzione gli English Baroque Soloists e il Monteverdi Choir.
Milanese Quartets – Lodi Quartet, VenEthos Ensemble / Arcana
A Lodi 1770. Le 15 di Marzo alle 7 di sera – di Amedeo Wolfgango Mozart: così si legge nel MS presso la Biblioteca Jagellona di Cracovia. Quasi un certificato di nascita del primo dei 23 quartetti mozartiani, il KV 80 in Sol Maggiore.
Nadine Sierra, Orchestra Sinfonica Rai, Riccardo Frizza / Deutsche Grammophon
Nata per la musica. Quella per l’opera è per il soprano statunitense Nadine Sierra una passione ereditata. Così, il suo nuovo disco è virtualmente dedicato alla nonna materna, vissuta nel sogno irrealizzato di diventare una cantante professionista. Con Made for Opera la Sierra ritrae la vita di alcune fra le più celebri eroine del melodramma.
Meret Lüthi, Sonoko Asabuki, Alexandre Foster, Leonardo Miucci / Dynamic
Beethoven prima di Beethoven: si potrebbe sottotitolare così questo eccellente cd, non recentissimo, vincitore dell’edizione 2019-2020 del Premio Abbiati del Disco. Con strumenti storici, si ascoltano i Quartetti con pianoforte WoO 36 n. 1, n. 2 e n. 3: secondo la successione più corretta, alterata dall’editore Artaria nel 1828.
Joyce DiDonato, Il Pomo d’Oro, Maxim Emelyanychev / Erato
«Anche dopo tutto questo tempo il sole non dice mai alla terra: “mi sei debitrice”. Guardate ciò che accade con un amore così grande, s’illumina tutto il cielo». Per l’esergo del suo disco, Eden, Joyce Di Donato ha scelto un ghazal del leggendario mistico e poeta, Hafez, l’autore del Divan.
Raffaele La Ragione, Il Pomo d’Oro, Francesco Corti / Arcana
Il mandolino di Raffaele La Ragione torna a a farsi apprezzare con un nuovo progetto discografico per Arcana, di quelli che non ci si stancherebbe mai di (ri)ascoltare. Un florilegio di quattro celebri Concerti (Vivaldi, Paisiello, Lecce, Hummel), di cui La Ragione offre una interpretazione da manuale.
Kammerorchester Basel, Giovanni Antonini / Alpha-Classics
L’undicesimo volume dell’integrale delle sinfonie di Haydn realizzato da Giovanni Antonini s’intitola Au goût parisien. Facile intuire che il nucleo del programma siano le cosiddette Sinfonie «parigine».
Marco Serino, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Andrea Morricone / Outhere
Nasce dalla lunga collaborazione con Marco Serino, solista e spalla della Roma Sinfonietta, il progetto delle Cinema Suites per violino e orchestra portato a compimento da Ennio Morricone nel 2020, l’anno della sua scomparsa.
Remigio, Ascioti, Lupinacci, Molinari, Albelo, Enea Barock Orchestra, Stefano Montanari / CPO
Non si è parlato ancora abbastanza della prima incisione discografica dell’Enea in Caonia di Johann Adolf Hasse. Un vero gioiello di “scuola napoletana” del 1727, nell’ultimo periodo del soggiorno partenopeo del ‘Sassone’.
Sandrine Piau, Les Paladins, Jérôme Correas / Alpha-Classics
Enchanteresses è il titolo di una raccolta di arie per soprano di Händel cantate da personaggi come Adelaide, Sirene, Cleopatra, Lucrezia, Alcina, Melissa, Morgana, Almirena. Non poche arie sono celeberrime, come Scherza in mar la navicella, Da tempeste il legno infranto, Piangerò la sorte mia, Ah, mio cor, Lascia ch’io pianga, e il programma è assai bene assortito.
Gabriel Pidoux, Jorge Gonzalez Buajasan / Alpha Classics
Come un téléphone à ficelle, l’esordio discografico dell’oboista Gabriel Pidoux e del pianista Jorge Gonzalez Buajasan tesse una corrispondenza sonora fra gli spiriti di Robert e Clara Schumann, attraverso un «programma da concerto» romantico sotto il profilo storico e tematico. Ad introdurre questa conversazione provvedono le Tre Romanze op. 94, regalate dal compositore tedesco alla moglie per il Natale del 1849: un classico del repertorio cameristico per oboe, affrontato qui da una lettura tecnicamente limpida, seppur talvolta un po’ compìta sotto l’aspetto espressivo.
Nicolas Altstaedt, Pekka Kuusisto, Dima Slobodeniouk, Rotterdam Philharmonic Orchestra / Alpha Classics
Il legame fra Nicolas Altstaedt e il Concerto di Esa-Pekka Salonen serra i suoi trefoli intorno a un evento pubblico – la prima assoluta finlandese del brano, da lui curata nel 2017 – e a un episodio di carattere privato, che vide il violoncellista franco-tedesco ricevere in dono la parte posseduta e appuntata da Yo-Yo Ma. Quest’ultimo, in qualità di dedicatario dell’opera, aveva inciso nel 2018 (con la Los Angeles Philharmonic) quella che fino a oggi era considerata l’edizione di riferimento per l’ascolto del lavoro di Salonen, frutto di una ricerca iniziata con YTA III (1986) e proseguita attraverso le sperimentazioni di Knock, Breathe, Shine (2010).
Paul Lewis / Harmonia Mundi
L’interpretazione di Lewis è in grado di articolare con precisione tecnica ed espressiva l’intera raccolta, a partire dai numerosi Intermezzi che la sorreggono sotto li profilo stilistico e statistico. A titolo di esempio, si può citare l’Intermezzo op. 117 n. 1, popolare banco di prova su cui Lewis assembla un’esecuzione pervasa di commovente malinconia.
Pene Pati, Orchestre National Bordeaux Aquitaine, Emmanuel Villaume / Warner Classics
Buona prova quella di tenore samoano Pene Pati al suo primo disco da solista, omaggio sia alla propria carriera, fresca ma già di successo, sia al suo amore per la musica. Sceglie di ripercorrere i più importanti debutti affiancandoli ad arie meno note a cui è giusto – e non si può che condividere – rivolgere l’attenzione.
Daniele Orlando, Linda Di Carlo / Brilliant Classics
Gli incontri fortuiti, nel mondo della musica, sono talvolta forieri di amori longevi: come la passione della pianista Linda Di Carlo per la musica di Louise Farrenc, al secolo Jeanne-Louise Dumont (1801-1884), sbocciata dall’incontro con i Quintetti per pianoforte op. 30 e 31 della compositrice francese, e rinvigorita nel felice sodalizio discografico con Daniele Orlando (violino).
Zweiter Teil, Andreas Staier / Harmonia Mundi
Ventidue anni separano il secondo volume del Clavicembalo ben Temperato [CBT] dalla prima silloge di Preludi e Fughe attraverso i dodici semitoni vergata da Johann Sebastian Bach a Cöthen nel 1722. L’idea di un ulteriore, immaginifico viaggio attraverso tutti i gradi della scala cromatica sarebbe emersa nel corso di una prima revisione del lavoro negli anni ’30. D’altronde, come ricorda Peter Wollny nell’acribica guida che accompagna il disco di Andreas Staier, l’interesse di Bach per il contrappunto intricato, l’acquisizione di un’idioma melodico moderno e al contempo il ritorno ai lavori degli esordi con revisioni autocritiche caratterizzano gli anni ’40, e trovano la loro epitome in un secondo volume del CBT dalla concezione persino più ambiziosa del primo.