Dopo 24 anni di assenza, “I Vespri siciliani” di Verdi tornano al Teatro alla Scala, dal 28 gennaio al 21 febbraio, in un nuovo allestimento firmato da Hugo de Ana. Sul podio Fabio Luisi alla guida di un cast capitanato da Marina Rebeka, Piero Pretti e Luca Micheletti.
LIBRI
L’orecchio di Proteo
Carlo Alessandro Landini
Libreria Musicale Italiana, pagg. 848, € 60
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ompositore di solido mestiere e notevole ingegno, Carlo Alessandro Landini è anche un prolifico saggista. Attività, quest’ultima, in cui si specchiano naturalmente tanti caratteri del suo mondo d’artista: costituendo un tutt’uno di notevole originalità e indiscussa qualità di pensiero.
Dopo il libro Misura e Dismisura (Musica Practica, 2016), ultimo di una cospicua serie, il musicista milanese (classe 1954) ha pubblicato L’orecchio di Proteo. Saggio di neuroestetica musicale. Ambiguità, trappole cognitive, strategie decisionali.
Si tratta di un volume di 848 pagine in formato A4, per un peso totale di oltre 2 Kg (ebbene sì, mi è venuta voglia di pesarlo) che possiede non poche affinità, non solo di dimensioni monstre, soprattutto con la Sonata n. 5 per pianoforte (circa 9 ore di ascolto), del compositore.
In entrambi, infatti, confluiscono molteplici interessi nei confronti della psicoacustica e della neurofisiologia della percezione, in particolare modo quella del tempo musicale (sospeso o dilatato) e della collegata idea di forma (modulare o espandibile). Oltre all’idea di «un mondo di possibilità e di combinazioni in linguaggi differenti» (la citazione Landini l’ha tratta dalla Recherche di Proust), di cui possono essere oggetto in ricombinazioni di una varietà sconfinata «eventi e valori potenzialmente infiniti».
Nella mitologia greca, Proteo era una mutaforma divinità-oracolo delle distese d’acqua che Landini ha voluto nel titolo in quanto adatta a sottolineare il carattere enigmatico, multiforme, cangiante, profetico, visionario, e sostanzialmente imprevedibile della musica (e verrebbe da dire anche dei percorsi intellettuali e compositivi dell’autore stesso).
Lo scritto – di impegnativa lettura – è sfoggio di una erudizione interdisciplinare impressionante. È un mondo di riferimenti e citazioni artistiche, culturali e scientifiche a 360 gradi che, spesso con l’ausilio di illustrazioni e grafici, si addentra e studia con percorsi e risultati molto personali soprattutto i meccanismi sfuggenti della percezione musicale nella dimensione variabile del tempo, e le loro ambiguità.
L’universo musicale di Bach
Christoph Wolff / Il Saggiatore
pagg. 525, € 65
Christoph Wolff è notoriamente uno dei più accreditati studiosi della vita e dell’opera di Johann Sebastian Bach. Con la traduzione di Patrizia Rebulla ed Elli Stern, e la prefazione di Raffaele Mellace, l’editore il Saggiatore ha pubblicato un suo nuovo studio dedicato al compositore di Eisenach: L’universo musicale di Bach.
Bitches Brew. La musica di Miles Davis 1967-1970
Merlin – Rizzardi / Il Saggiatore
Merlin e Rizzardi illustrano con precisione anatomica Bitches Brew, indagandone i tessuti, gli organi e gli apparati. Attingendo a un ampio lavoro di documentazione, ogni traccia viene esaminata attentamente al fine di seguirne il processo di nascita, registrazione ed editing in studio.