Dopo 24 anni di assenza, “I Vespri siciliani” di Verdi tornano al Teatro alla Scala, dal 28 gennaio al 21 febbraio, in un nuovo allestimento firmato da Hugo de Ana. Sul podio Fabio Luisi alla guida di un cast capitanato da Marina Rebeka, Piero Pretti e Luca Micheletti.
Ennio
H
o avuto il privilegio di frequentare Morricone per più di trent’anni e quindi posso garantirvi che vedere il film Ennio di Giuseppe Tornatore offre a chiunque la possibilità di conoscere il protagonista quasi altrettanto intimamente. Sin dall’inizio, mentre guardiamo il Nostro fare ginnastica a casa, si apre uno squarcio di vita quotidiano fino ad ora poco noto (ci scherzava sopra nelle telefonate mattutine: “Che stai a fa’? Io ho fatto tre chilometri correndo per casa…”).
Oppure quando si entra nel suo studio, prerogativa fino ad oggi riservata a pochissimi (incredibile quanta musica si respiri in quel caotico e magnifico apparente disordine). Il merito va in primis a Tornatore che è riuscito (con pazienza, affetto e una vera dedizione direi filiale) a conquistare la fiducia di Morricone, cosa non facile. Un sodalizio trentennale, il loro, che è testimoniato non solo dalle pellicole che hanno firmato insieme ma anche dalla lunga intervista pubblicata con il titolo Ennio – Un maestro. Conversazione edita nel 2018 da Harper Collins. Una lettura obbligata e del tutto complementare al film perché contiene molte cose che lì non ci sono, informazioni e particolari di grande interesse musicale, umano e anche storico.
Il film – che ha vinto tre premi al David di Donatello (migliori documentario, montaggio e suono) – riesce, non so come: forse per i più di sette anni di lavoro impiegati per realizzarlo, a dare uno spaccato assai vivido anche di alcuni di aspetti meno conosciuti di Ennio (ad esempio il senso dell’umorismo, particolarissimo o la lunga militanza tra le fila del Gruppo di improvvisazione Nuova consonanza) ma soprattutto racconta bene il suo cruccio per la doppia vita d’artista, quello dedito alle colonne sonore vs. l’autore impegnato nella musica assoluta. Un match che alla fine si stava chiudendo alla pari ma che avrebbe avuto bisogno, per raggiungere una pacificazione assoluta tra Il Dottor Ennio e Mr. Morricone, di almeno un altro round.
Alla fine, ci si commuove capendo che quel racconto ha detto anche molto di noi, della colonna sonora della nostra vita che dal Barattolo di Gianni Meccia a Quentin Tarantino è stata scandita dall’Arte di quel Mago che ci sembrava eterno.
N:B. Oggi, nel giorno in cui Ennio Morricone – che era nato a Roma il 10 novembre 1928 – avrebbe compiuto 92 anni ripubblichiamo l’articolo che Michele dall’Ongaro nel giugno scorso ha dedicato al film di Giuseppe Tornatore, in questa ricorrenza tornato nelle sale di tutta Italia.