Dopo 24 anni di assenza, “I Vespri siciliani” di Verdi tornano al Teatro alla Scala, dal 28 gennaio al 21 febbraio, in un nuovo allestimento firmato da Hugo de Ana. Sul podio Fabio Luisi alla guida di un cast capitanato da Marina Rebeka, Piero Pretti e Luca Micheletti.
Donizetti Opera 2022
L’ottava edizione del festival internazionale dedicato a Gaetano Donizetti è pronta a partire. Dal 18 novembre al 4 dicembre, a Bergamo, il direttore artistico FRancesco Micheli propone tre opere: “La favorite”, “Chiara e Serafina” (titolo scelto per il progetto #Donizetti200) e “L’Aio nell’imbarazzo”, fra star internazionali della lirica e voci emergenti.
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i inaugura questa sera l’ottava edizione del Donizetti Opera, il festival internazionale che richiama a Bergamo melomani e donizettiani da tutto il mondo. Dal 18 novembre al 4 dicembre, il cartellone messo a punto dal direttore artistico Francesco Micheli propone due titoli d’opera al Teatro Donizetti (La favorite e L’Aio nell’imbarazzo) e uno al Teatro Sociale, per il progetto #Donizetti200 (Chiara e Serafina), fra star internazionali della lirica e voci emergenti della Bottega Donizetti e dell’Accademia del Teatro alla Scala.
Opening night con La favorite (18, 27 novembre e 3 dicembre), che verrà proposta nella sua integralità, seguendo l’edizione critica di Rebecca Harris-Warrick (per l’edizione nazionale Ricordi / Fondazione Teatro Donizetti / Comune di Bergamo). Sul podio dell’Orchestra Donizetti Opera il direttore musicale del festival Riccardo Frizza.
La regia è firmata da Valentina Carrasco, che legge il capolavoro donizettiano dal punto di vista femminile. «L’idea che sulla favorita pesi il disonore è una condanna romantica, tipicamente ottocentesca», spiega la regista. «E tuttavia la vita delle favorite ‘vere’ era, in qualche modo, una vita sprecata, vuota. Perché queste donne che perdono l’identità, che diventano appunto ‘le favorite’ e basta, senza nome proprio, sono come dei fiori che non si aprono mai completamente. Sono donne che vivono segregate ad aspettare la visita dell’uomo che tiene in mano il suo destino. Mi sono chiesta: se Léonor fosse vissuta, quale sarebbe stata la sua sorte? Le favorite passate o sparivano nel nulla oppure restavano chiuse nei palazzi reali ad appassire, un po’ dimenticate, una vita in attesa di una chiamata o di un cenno, a volte fino alla morte. Ho immaginato che chi danza nel divertissement siano le passate favorite del re, donne di ogni età, stremate dall’attesa e quindi un po’ allucinate o illuse. Per attuarla, abbiamo invitato delle donne di Bergamo».
In scena un cast di assoluto rilievo capitanato dal mezzosoprano Annalisa Stroppa (Léonor), il tenore Javier Camarena (Fernand) e il baritono Florian Sempey (Alphonse XI). L’opera sarà disponibile in streaming (a pagamento) su donizetti.org/tv da domenica 27 novembre alle ore 15.30.
La riscoperta musicologica di quest’anno, titolo selezionato per il progetto #Donizetti200, è Chiara e Serafina ossia “Il pirata” (19, 25 novembre e 4 dicembre), melodramma semiserio su libretto di Felice Romani che, dopo il debutto al Teatro alla Scala nel 1822, viene proposto per la prima volta in età contemporanea – nell’edizione sull’autografo a cura di Alberto Sonzogni per la Fondazione Teatro Donizetti – in coproduzione con l’Accademia del Teatro alla Scala.
Sesto Quatrini sale sul podio dell’orchestra Gli Originali che imbraccia strumenti d’epoca. Regia, scene e costumi sono firmati da Gianluca Falaschi con la drammaturgia di Mattia Palma. Quella di Chiara e Serafina è «una storia un po’ sconclusionata», commenta Quatrini, «dove c’è di tutto: l’isola di Maiorca, una tempesta, un gruppo di pirati che sbarca sulla spiaggia, un castello abbandonato. Dobbiamo cercare di cogliere quale sia oggi la fruibilità di un’opera come questa, che fallì alla Scala anche per il pochissimo tempo di preparazione. Eppure, nonostante queste condizioni estreme, che si tratti di materiale musicale di grande valore lo prova il fatto che Donizetti ha riutilizzato diverse parti dell’opera per lavori successivi».
Gli allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia del Teatro alla Scala formano la compagnia di cantanti, con uno chaperon dalla preziosa caratura: il baritono Pietro Spagnoli (docente degli stessi corsi) nella parte di Don Meschino. Sono convocati a Bergamo Matías Moncada (Don Alvaro/Don Fernando), Fan Zhou (16, 19, 25 novembre) e Nicole Wacker (4 dicembre) si alternano come Serafina, Greta Doveri (16, 19, 25 novembre) e Aleksandrina Mihaylova (4 dicembre) come Chiara, Huyn-Seo Davide Park (Don Ramiro), Sung-Hwan Damien Park (Picaro), Valentina Pluzhnikova (Lisetta), Mara Gaudenzi (Agnese), Andrea Tanzillo (Spalatro), Giuseppe De Luca (Gennaro).
L’opera sarà disponibile in streaming (a pagamento) su donizetti.org/tv da venerdì 25 novembre alle ore 20.
La settimana d’apertura dell’ottava edizione del Donizetti Opera si conclude con il terzo titolo in programma, L’Aio nell’imbarazzo (20, 26 novembre e 2 dicembre). Primo vero grande successo di Donizetti, il melodramma giocoso su libretto di Jacopo Ferretti viene presentato nella nuova edizione critica di Maria Chiara Bertieri per la Fondazione Teatro Donizetti.
L’Aio nell’imbarazzo è il titolo del festival pensato da Francesco Micheli, impegnato come regista, per gli allievi della Bottega Donizetti – Lorenzo Martelli (Il marchese Enrico), Marilena Ruta (Madama Gilda Tallemanni), Francesco Lucii (Il marchese Pippetto), Caterina Dellaere (Leonarda), Lorenzo Liberali (Simone) e poi il piccolo Vittorio Giuseppe Degiacomi (Bernardino) – che saranno in scena insieme al basso-baritono bergamasco Alex Esposito nella parte dell’aio, l’istitutore, e a un altro maestro carismatico dei palcoscenici internazionali come Alessandro Corbelli, nei panni del padre Don Giulio.
Alla guida dell’Orchestra Donizetti Opera il giovane direttore pugliese Vincenzo Milletarì. Le scene sono di Mauro Tinti, i costumi di Giada Masi, le luci di Peter van Praet, la drammaturgia di Alberto Mattioli. Il video concept è di Studio Temp con le animazioni di Emanuele Kabu.
L’opera sarà disponibile in streaming (a pagamento) su donizetti.org/tv da sabato 26 novembre alle ore 20.