Dopo 24 anni di assenza, “I Vespri siciliani” di Verdi tornano al Teatro alla Scala, dal 28 gennaio al 21 febbraio, in un nuovo allestimento firmato da Hugo de Ana. Sul podio Fabio Luisi alla guida di un cast capitanato da Marina Rebeka, Piero Pretti e Luca Micheletti.
DISCHI
Beethoven: The Symphonies
Yannick Nézet-Séguin, Chamber Orchestra of Europe
Deutsche Grammophon
L
a nuova integrale delle Sinfonie beethoveniane dirette da Yannick Nézet-Séguin si propone di svelare all’ascoltatore un percorso inedito nella genesi e nel processo creativo del compositore di Bonn, attraverso l’adozione della New Beethoven Complete Edition pubblicata da G. Henle Verlag, in luogo della tradizionale edizione Bärenreiter curata da Jonathan Del Mar.
L’intenzione è manifesta in particolare nella Nona, perché è proprio nell’ultima e più monumentale delle Sinfonie beethoveniane, che l‘edizione celebrativa del 2020 mette in luce le significative differenze tra la
vulgata e le altre versioni autorizzate da Beethoven in occasione delle prime performances (Vienna 1824, Londra e Aachen 1825, e la copia inviata a Federico Guglielmo III di Prussia nel 1826): così, la curatrice Beate Angelika Kraus, nel booklet che accompagna il cofanetto, ben evidenzia alcune delle sperimentazioni beethoveniane – nel quarto movimento, l’importanza data al controfagotto, strumento ancora relativamente nuovo ai tempi di Beethoven, o la cura nella disposizione del testo verbale sotto quello musicale e delle indicazioni per i cantanti, per non dire del secondo movimento, ridotto a 559 misure in luogo delle 954 abituali.
Lodevole è dunque l’operazione filologica, che consente di ascoltare tali sperimentazioni nell’accurata esecuzione della Chamber Orchestra of Europe, che interpretò per la prima volta l’intero ciclo sotto la bacchetta di Nikolaus Harnoncourt.
A proposito dei metronomi, se la scelta di Nézet-Séguin è generalmente di rispettare le indicazioni
del compositore, in taluni casi il direttore se ne discosta, staccando un tempo leggermente più
lento nell’Andante della Quinta o nella Marcia Funebre dell’Eroica, che si conclude però con un Rondo elettrizzante. In generale, è ammaliante l’energia riposta nei movimenti conclusivi, così come i pregevoli e raffinati giochi coloristici (ad esempio nella Sesta), l’equilibrio e la coerenza nella lettura di autentici cammei quali l’Adagio della Quarta o l’Allegretto della Settima.
In conclusione, per quanto la cospicua tradizione di registrazioni delle Sinfonie beethoveniane si sia arricchita in anni recenti di numerose interpretazioni, il presente cofanetto, che colloca la sua acme nella nuova versione della Nona, vale certamente l’ascolto.
Giuseppe Agus – Sonate a violino solo e basso
Quartetto Vanvitelli / Arcana
Il Quartetto Vanvitelli propone per Arcana le sei “Sonate a violino solo e basso” op. 1 di Giuseppe Agus. La curatissima performance porge con chiarezza e nitidezza il linguaggio musicale di questo compositore, oggi poco noto, in cui spicca oltremodo la parte del violino.
Beethoven The Late Sonatas op. 101 & 106
Maurizio Pollini (pianoforte) / Deutsche Grammophon
Insieme al disco uscito nel 2020 dedicato all’op. 109, 110 e 111, questa registrazione completa idealmente la riproposizione delle ultime Sonate di Beethoven per Deutsche Grammophon da parte di Maurizio Pollini, all’indomani del suo ottantesimo compleanno.